Il consueto raduno invernale BAO, quest’anno svolto in quasi assenza totale di neve, ci ha obbligati a modificare i programmi.
l’assenza di neve non ci ha permesso il riparo su truna, è stato quindi necessario l’appoggio ad una baita ai confini del bosco poco prima dell’ingresso del centro abitato di Bellamonte.
Preso possesso della baita, con la cerimonia dell’alzabandiera e la personalizzazione della baita con i nostri stendardi di gruppo, un piccolo nucleo si avventurava in ricognizione per vedere dove posizionare le corde per la calata in corda doppia.
Localizzata la posizione, si tornava in baita per ricongiungersi con il gruppo per il pranzo conviviale.
Nel primo pomeriggio iniziava la vera fase di addestramento.
Dopo l’avvicinamento nel bosco per raggiungere la posizione del belvedere e assicurate le corde per la calata in corda doppia, ma soprattutto aver consolidato le scalette improvvisate con corde per superare la parete per il rientro, si cominciava l’attività la discesa.
La calata di circa una quarantina di metri quasi tutta nel vuoto è sempre una bella sensazione, il percorso per risalire invece, con la sua parete liscia di quasi 4 m ha messo a dura prova la fisicità di alcuni di noi ex giovani, dove senza l’aiuto della corda, probabilmente non ne saremmo usciti tutti facilmente.
Dopo un breve debriefing sull’attività svolta, e indossata la tenuta da neve ci si avviava verso la malga Venegia, dove dopo un trasporto in motoslitta, ci si accomodava nell’accogliente malga gestita da un amico paracadutista per la cena calda.
Il rientro rigorosamente a piedi e senza l’ausilio di luci, ci permette di contemplare un paesaggio mozzafiato complice un cielo stellato incredibilmente limpido e luminoso.
Calata la notte i più fortunati riusciranno anche a dormire qualche ora.
La domenica mattina ci vede nuovamente in attività, nel ormai “nostro” ponte della Lizata dove calate le corde e assicurata la scaletta a pioli nel centro del ponte si dà inizio al divertimento alla presenza dei nostri vecchi comandanti e addestratori, arrivati appositamente da Verona, dimostrando di saper ancora a mettere a frutto i loro insegnamenti.
Finita l’attività, dopo un breve spostamento, ospitati nell’accogliente sede degli alpini di Predazzo, si consumava il pranzo farcito dai ricordi di chi ha comandato la “Batteria Acquisizione Obiettivi” per molti anni.
Nel primo pomeriggio tutti assieme ci si cimentava in una sessione di tiro con la carabina nel poligono dell’amico Mirko.